giovedì 6 gennaio 2011

Buona Epifania

Giotto di Bondone (1267-1337): Adorazione dei Magi.

La stella di Natale


Era pieno inverno.
Soffiava il vento della steppa.
E tremava il neonato nella grotta
sul crinale della collina.

Il fiato del bue lo riscaldava.
Animali domestici stavano nella grotta,
sulla mangiatoia aleggiava un tiepido vapore.

E lì accanto, mai scorta fino allora,

più discreta d'un lucignolo

alla finestra d'un capanno,

riluceva una stella sulla via di Betlemme.

Una gran folla si assiepava presso la collina.

Albeggiava. Comparivano i tronchi dei cedri.

E a loro: "Chi siete?" chiese Maria.

Noi, stirpe pastori e messaggeri del cielo,

siamo qui per cantare lodi a voi due.

"Non si può, tutti insieme.

attendete sulla soglia"

Albeggia. Dalla volta celeste l'alba scacciava,

come granelli di polvere, le ultime stelle.

E dalla gran folla solo i Magi

Maria lasciò entrare nella grotta.

I Magi, nell'ombra, in quella stalla buia

bisbigliavano, trovando a fatica le parole.

A un tratto qualcuno, nell'oscurità,

con la mano trasse un po' a sinistra

dalla mangiatoia uno dei tre Magi;

e quello si volse: dalla soglia, come fosse in visita,

alla Vergine guardava la stella di Natale.


Boris Pasternak