martedì 22 gennaio 2008

MILLE SPLENDIDI SOLI

E’ ancora l’Afghanistan, in "Mille splendidi soli", di Kahled Hosseini, a fare da sfondo ad un'intensa storia d'amicizia tra donne. Se "Il cacciatore di aquiloni" portava il lettore all'interno di un mondo maschile e tribale, "Mille splendidi soli" lo accompagna in un Afghanistan visto con gli occhi di due donne, diverse per estrazione e condizione; donne remissive ma forti, che affrontano con coraggio il dolore, la morte, la violenza, il sopruso.

Donne cresciute in fretta, alle quali non è riconosciuto il diritto all’infanzia: come la “sposa bambina”, di Stephanie Sinclair, che si è aggiudicata il primo premio dell'Unicef come foto dell'anno edizione 2007, per aver sollevato il problema delle spose-bambine che nel mondo sono 60 milioni, secondo la denuncia dell'agenzia dell'Onu in difesa dei diritti dell'infanzia.

L’Unicef ha voluto scegliere alcuni scatti che rappresentassero le condizioni in cui sono costretti a vivere i bambini nel mondo. La foto vincitrice mostra un fidanzamento in Afghanistan. Lo sposo ha 40 anni, la moglie appena 11.

Al secondo posto c’è uno scatto dei bambini lavoratori del Bangladesh, mentre al terzo la discarica di Manila, dove vivono molti bambini.

Ma c’è anche l’Occidente. Faccia rigida e sguardo perso nel vuoto di un bambino tedesco davanti alla tv; o l'amore di una madre, 39enne californiana di Sacramento, 5 figli e 3 divorzi alle spalle. Tre anni fa il minore dei 5, Derek, di 10 anni, si è ammalato di tumore, un cancro che gli ha divorato il corpo. Lei non lo ha abbondonato un attimo, fino alla sua morte, lo scorso anno.

Le foto premiate sono visibili e scaricabili sul sito tedesco dell’Unicef http://www.unicef.de/foto

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