Dopo anni di silenzio, il 30 marzo 2004 il Parlamento italiano ha istituito per legge la “Giornata del Ricordo”, per commemorare l'uccisione di migliaia di civili, prevalentemente di nazionalità italiana, che ha avuto luogo nel settembre 1943 e nel maggio 1945, conosciuta sotto il nome di foibe e attribuita ai partigiani jugoslavi, assieme all'esodo della popolazione italiana dalla regione giuliano-dalmata durante e dopo
"La memoria conta veramente - per gli individui, le collettività, le civiltà - solo se tiene insieme l’impronta del passato e il progetto del futuro, se permette di fare senza dimenticare quel che si voleva fare, di diventare senza smettere di essere, di essere senza smettere di diventare". Italo Calvino
Nessun commento:
Posta un commento