Dedicato ai miei amici sportivi, che di tanto in tanto visitano il blog. Leggete cosa scrive Beppe Severgnini, nel “Manuale dell’imperfetto sportivo”, pubblicato nel 2003.
“Siete nati negli anni Cinquanta e Sessanta. Attraversate perciò la fase di Infantilismo Sportivo Acuto (ISA), che caratterizza i maschi italiani in questa fascia d’età.[…]
Tra i quarantenni italiani, la vanità sportiva ha sostituito la boria sessuale. Le mogli – donne sagge con figli, testa e zaini sulle spalle – ormai non si preoccupano più delle scappatelle. Le nostre compagne hanno preoccupazioni postmoderne: una mountain-bike è più temuta di una ventenne. Il cuore del marito, oggi, rischia soprattutto in salita.[…]
Ciò che spinge il Quarantenne Sportivo (QS) è misterioso […]
Ai famigliari e agli amici dei QS suggerisco di prestare attenzione ai primi segnali. Dopo, è difficile intervenire. Si comincia, di solito, con
La fase tre riguarda la scelta dello sport […]”.
Bicicletta: “La bicicletta, infine, permette bluff strepitosi – chi va a controllare il contachilometri? – ma può ridurre un product manager a vestirsi come Arlecchino e camminare come Charlot. Quando lo vedete passare, salutatelo, ma non chiedetegli di rispondere. C’è chi ha alzato un braccio, ed è rimasto in quella posizione per un mese.”
Visto che siamo spesso infortunati, leggete qua:
“‘Negli Stati Uniti è già considerata un’emergenza sociale’, si legge nel sommario. In Italia è soprattutto un’emergenza familiare. Perché quando il papà quarantenne si fa male, sono figli e mogli a doverlo curare e sopportare. I maschi della generazione tra il 1953 e il 1963 – i Carosello Boys, i figli delle Prime Autostrade e degli Ultimi Giocattoli di Latta – sono infatti piuttosto sportivi ma decisamente vulnerabili.
I raduni estivi dei quarantenni (spiagge, giardini, porti, aeroporti, alberghi, campeggi) sono diventati congressi ufficiosi di traumatologia.[…]"
Buon martedì grasso e... buon allenamento.
2 commenti:
bello! brava! ben detto!
Conosco qualche rappresentante di questa specie ben descritta da Severgnini, a dir la verità da non restringere al solo universo maschile....
che dici?
un bacio
Certo, France, il post è da leggere anche al femminile. Chissà cosa scriverebbe Severgnini... potrei passargli materiale per il prossimo libro.
Ciao
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